Pensieri estrapolati dai testi svolti dagli alunni di III G Scuola secondaria “Giulio Cesare”

“…La scuola è venuta a mancare a tutti noi studenti ed è come una mazzata sulle ginocchia che ci renderà zoppi per i prossimi anni scolastici. Il mio futuro lo vedo dunque molto incerto sia nel breve che nel lungo termine……”

“……Se mi offrissero di tornare a scuola lo farei istantaneamente, per vari fattori. Il primo è rivedere i miei amici in carne e ossa. Il secondo è il piacere di rivedere i miei professori. Il terzo è riscoprire la bellezza e la semplicità che si cela dietro a un gesso che scrive su una lavagna di ardesia……”

“……Questa quarantena è devastante. Voglio tornare a scuola. Voglio rivedere le persone, gli ambienti, voglio sentire la brezza sulle mani, la mattina, con i guanti che non tengono un filo d’aria su un manubrio arrugginito ed uno zaino che spacca la schiena. Mi mancano le verifiche, i Prof., l’ansia e le sciocchezze dette di persona. Mi manca la normalità. Quella normale di tutti i giorni.

La normalissima Normalità Normale.……”